Città, Patrimonio Culturale, Conservazione

CPC Group | Città e Patrimonio culturale

Storia, conservazione e valorizzazione

Beni archeologici, manufatti architettonici e spazi pubblici aperti sono tre aspetti dell’ambiente urbano strettamente interconnessi nel tempo e nello spazio. I ricercatori dell’ISPC, con approcci interdisciplinari e con metodologie molteplici e spesso complementari se ne occupano a vari livelli. Obiettivo del CPC Group è far emergere l’architettura dei centri storici, l’archeologia urbana e il loro rapporto con il territorio come temi su cui investire per la creazione di città resilienti in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dello European Cultural Heritage Green paper.

La specificità del gruppo risiede, dunque, nell’aver individuato nella relazione fra città e patrimonio culturale il catalizzatore e l’elemento di sintesi delle diverse competenze (conoscitive, diagnostiche, conservative, di monitoraggio e valorizzazione) e delle diverse aree disciplinari che l’ISPC raccoglie e rappresenta.

Con un approccio olistico, a 360 gradi – che parte dal bene culturale singolo, visto nei suoi significati e nella sua materialità, a quello paesaggistico, dalla realtà economico-sociale a quella culturale e dalle esigenze del residente e del visitatore a quelle delle autorità locali – il gruppo intende proporre soluzioni appropriate, sostenibili, inclusive e innovative per i diversi progetti, avendo al suo interno tutte le competenze necessarie. La sua progettualità non riguarda solo l’Italia ma il patrimonio culturale e gli insediamenti storici in tutto il mondo, dal Mediterraneo, da Malta e il vicino Montenegro alla Cina, come già molti progetti dei ricercatori che lo compongono chiaramente evidenziano.

Nell’era della globalizzazione e del turismo di massa, la salvaguardia e la valorizzazione delle diversità è un imperativo. La crisi pandemica ha ulteriormente evidenziato come un approccio non sostenibile sia perdente, avendo generato pesanti danni economici e allontanato temporaneamente i cittadini dal patrimonio culturale. Sostenere la grande diversità di patrimonio culturale e naturale in Italia, primo Paese al mondo per numero di siti UNESCO, e la grande diversità delle interazioni tra gli esseri viventi e il loro ambiente, significa proteggere siti storici urbani e rurali, paesaggi e territori sia nel loro equilibrio naturale, urbano e umano, che rispetto alle tradizioni culturali tangibili e intangibili.

In questo contesto è stato lanciato nel 2020 il Genealogy of Urban Design – GUDesign network come una rete di ricerca globale per promuovere la consapevolezza sul contributo della storia dell’architettura della città e del disegno dello spazio urbano per la salvaguardia dei centri antichi e la crescita sostenibile e inclusiva di quelli moderni, attraverso lo studio interdisciplinare e transnazionale dello sviluppo dell’urban design dal 19° secolo.

Metodologie

Con l’obiettivo di individuare le caratteristiche uniche e le specificità di ogni insediamento storico urbano  per renderlo competitivo in ambito regionale, nazionale e internazionale e avendo tenuto conto delle best practices rispetto alla valorizzazione culturale e turistica in Italia (Piano Strategico del Turismo – PST 2017-2022) e nel mondo (WTO2018 e UNESCO), il CPC Group ha identificato quattro concetti chiave sui quali fonda il suo approccio metodologico: documentazione sistemica, valorizzazione integrata, inclusione e partecipazione sociale, e messa in rete.

Tale approccio si esplica in azioni che:

  1. integrano le diverse scale di intervento (dal bene singolo al territorio);
  2. valorizzano in modo sistemico i beni ricucendo città, borghi, paesaggi, parchi archeologici, musei;
  3. mettono in rete città e territori, residenti e turisti, autorità locali e imprenditoria in distretti culturali, offrendo soluzioni mirate, eppure metodologicamente replicabili;
  4. predispongono piattaforme digitali interattive appropriate, secondo le problematiche specifiche dei casi studio.

Linee di Ricerca

Il Gruppo Città e Patrimonio Culturale vuole proporsi come centro di competenza e perseguire le seguenti linee di ricerca:

Sviluppo sostenibile degli insediamenti storici urbani e rurali:

  • integrando sistemi e prodotti per la conservazione e il recupero del patrimonio urbano minore e monumentale e metodi non invasivi per la conoscenza, conservazione e valorizzazione dei siti archeologici, in collaborazione fra l’altro con le competenze ISPC dell’Archaeological Mapping Lab, del Laboratorio di Geofisica, dell’XRAYLab;
  • sviluppando piattaforme ICT per la gestione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale in collaborazione con il DHiLab;
  • monitorando e offrendo supporto alle decisioni per la gestione dei flussi turistici e dei parchi urbani, in collaborazione con il Remote sensing Lab;
  • sviluppando protocolli e metodi per la documentazione, conservazione e valorizzazione dei contesti urbani e/o complessi monumentali in terra cruda, in collaborazione con il Laboratorio di Rappresentazione Digitale e Rilievo-RDR Lab.

Sviluppo resiliente dei paesaggi storici urbani e rurali rispetto al rischio sismico ed ai cambiamenti climatici:

  • rischio sismico, analisi di risposta sismica locale, studio di fenomeni di amplificazione e liquefazione; microzonazione sismica del territorio.

Archeologia e città:

  • relazione fra siti archeologici e impianti urbani moderni per una valorizzazione e fruizione sostenibili, in collaborazione con i gruppi ISPC Prehistory and Protohistory e Archeologia dei Paesaggi;

La raccomandazione UNESCO del Paesaggio Storico Urbano e il volto delle città italiane:

  • una ricerca fra restauro e diagnostica per identificare nuovi protocolli per un intervento “equilibrato”, in collaborazione con il gruppo Paesaggi culturali e biodiversità.

Il Gruppo Città e Patrimonio Culturale si rivolge come centro di competenza ai vari enti privati, pubblici e autorità locali che sono interessati a questioni di salvaguardia, recupero e/o valorizzazione sostenibile e inclusiva di città d’arte, centri storici e piccoli borghi, in particolare quelli che si confrontano con fenomeni di abbandono o sovraffollamento, dovuti a eventi traumatici, come terremoti, o all’assenza di politiche per una crescita territoriale sostenibile, o viceversa a un turismo di massa che altera gli equilibri di una sana multifunzionalità urbana.

Il CPC Group fa parte del Centro di Eccellenza del Distretto Tecnologico Culturale della Regione LazioDTC LAZIO e nello specifico della Rete 11 “Tecnologie per sviluppo e gestione sostenibile delle risorse territoriali e del turismo” con il PreservingPlaces Lab coordinato da Heleni Porfyriou, responsabile della Unità di Ricerca 4 del DTC sulla Gestione sostenibile.

CPC Group

Come contattarci

cpcgroup@ispc.cnr.it

Progetti e attività di ricerca

MoU promosso dal CNR DSU con Xiamen University e World Heritage Institute for Training and Research for the Asian and the Pacific Region (WHITRAP), under the auspices of UNESCO, Shanghai – Cina (2019-2024). Il progetto è in parte una prosecuzione della collaborazione fra CNR e WHITRAP iniziata nel 2013 nell’ambito della Raccomandazione UNESCO relativa al Paesaggio storico urbano – Historic Urban Landscape (https://hul-bric.cnr.it/)

3D reconstruction of Hegui Tulou Building, Fujian Region, China

REMEDIA | Ricerca, diagnostica e metodi di contrasto al deterioramento causato dall’umidità nei beni culturali (POR FESR Lazio 2014-2020)



Progetto MAECI – Settore Archeologia. (CNR – Grecia, Soprintendenza dell’Attica orientale).

European Space Agency – Avviso ARTES IAP-5G for L’ART Demonstration Projects


Per approfondimenti su altre attività di ricerca visita la sezione dedicata.

Progetti CNR ISPC

Principali collaborazioni

Università
  • Australian National University
  • Dipartimento Architettura, Università di Genova
  • Dipartimento di Architettura, Università di Firenze
  • Dipartimento di Architettura (DiARC), Università Federico II, Napoli
  • Dipartimento di Architettura, Università di Roma Tre
  • Dipartimento di Demoantropologia, Università della Sapienza, Roma
  • Dipartimento di Ingegneria civile ed Architettura (Dicar), Università di Catania
  • Dipartimento di Scienze della Terra Università di Firenze
  • Flinders University,
  • Historical Institute – University of Montenegro
  • Kore University, Enna
  • University of South Florida, Tampa, Stati Uniti d’America
  • University of North Alabama
  • University of Malta
  • Università della Calabria
  • Università Politecnica delle Marche
  • Universidad privada Antenor Orrego (Trujillo)
  • Università del Salento
  • Università dell’Insubria
  • Università di Milano Bicocca
  • Xiamen University, Xiamen, Cina
Musei
  • Museo dell’Opera del Duomo di Bracciano

Enti pubblici
  • Area Marina Protetta Isole Egadi, Sicilia
  • Center for Conservation and Archaeology, Ministry of Culture, Montenegro
  • Comune di Marino, Lazio, Italia
  • Chinese Academy of Cultural Heritage – CACH, Pechino, Cina
  • Heritage Malta
  • Ministry of Tourism & Antiquities, Egypt
  • Parco Archeologico Regionale di Siracusa
  • Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Torino
  • Soprintendenza dell’Attica orientale, Grecia
  • World Heritage Institute for Training and Research for the Asian and the Pacific Region, under the auspices of UNESCO – WHITRAP, Shanghai, Cina


Principali pubblicazioni

L. Alberti (ed.), The ArcheoLab project in the Doclea valley, Montenegro (Campaign 2017): archaeology, technologies and future perspectives, “Archeologia e Calcolatori” Supplemento 11, 2019.

C. Azil, B. Djebria, F. Fratini, G. Misseri, L. Rovero, Desert Rose Stone Constructions Covered with Domes in the Souf Region (Algeria), “International Journal of Architectural Heritage”, online 2020.

G. Cacciaguerra, Archeologia urbana a Catania. Problematiche e prospettive per lo sviluppo sostenibile della città: il Progetto OPENCiTy, in D. Malfitana, G. Cacciaguerra, A. Mazzaglia, Catania, Archeologia e città. Il Progetto OPENCiTy. Banca dati, GIS, WebGIS. Volume I, IBAM- CNR, Catania 2016, pp. 35-74 (ISBN: 978-88-89375-10-5).

A. Cavallaro, F. Castelli, A. Ferraro, S. Grasso and V. Lentini, Site Response Analysis for the Seismic Improvement of a Historical and Monumental Building: The Case Study of Augusta Hangar, “Bulletin of Engineering Geology and the Environment”, 77 (3), 2018, 1217 – 1248. (ISSN: 1435-9529) DOI: 10.1007/s10064-017-1170-9.

F. Fratini, M. Mattone, S. Rescic, L. Rovero, Analysis of the earthen architectural heritage in Piedmont (northern Italy): typologies, construction techniques and materials, “Gremium”, 7 (14) 2020, 41-52. Open access

M. Folin, H. Porfyriou (eds), Heritage and Divided Memories from the Nineteenth Through the Twentieth Centuries. Multi-Ethnic Cities in the Mediterranean World, Volume 2, Routledge 2020.

L. Luvidi, F. Fratini, S. Rescic, R. Varriale, L.Genovese, J. Zhang, Earthen walled villages in the Shanxi Province: a heritage at risk of disappearing, ICOMOS – CIAV & ISCEAH 2019 International Conference on Vernacular & Earthen Architecture towards Local Development, Pingyao-China, 2019, 163-170.

Luvidi, F. Fratini, S. Rescic, J. Zhang (eds), Past and present of the earthen architectures in China and Italy, Rome 2021, online.

H. Porfyriou, Urban Heritage Conservation of China’s Historic WaterTowns and the Role of Professor Ruan Yisan: Nanxun, Tongli, and Wuzhen, “MDPI – Heritage”, 2(3) 2019.

N. Proietti, P. Calicchia, F. Colao, S. De Simone, V. Di Tullio, L. Luvidi, F. Prestileo, M. Romani, A. Tatì, Moisture damage in ancient masonry: a multidisciplinary approach for in situ diagnostics, “MDPI – Minerals”, 11 (4), 2021.