L'esperienza di Alta Formazione al CNR ISPC

Luglio 2022

Studio della viabilità principale in Mauretania, Numidia e Africa Proconsolare

Il mio interesse verso la topografia antica è nato durante il periodo di formazione accademica presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Infatti, in occasione del mio diploma di Specializzazione, ho avuto l’opportunità di concentrarmi sullo studio della viabilità principale in Africa Proconsolare durante il periodo imperiale e comprendere l’evoluzione diacronica della rete stradale in questa provincia africana, attraverso lo studio e la catalogazione di 658 iscrizioni viarie, per lo più miliari, che sono state georeferenziate lungo i tracciati di riferimento.

Con grande interesse, dal 2021 è proseguito lo studio sulla rete viaria ampliandolo anche alle altre Province di lingua latina del Nord Africa: Mauretania Tingitana, Mauretania Cesariense e Numidia.

Così nasce il progetto di ricerca “La viabilità romana di Mauretania, Numidia e Africa Proconsolare: studio integrato della documentazione archeologica dei principali assi stradali e della relativa documentazione epigrafica” svolto nell’ambito del dottorato in Patrimoni archeologici, storici, architettonici e paesaggistici mediterranei (PASAP Med) promosso dall’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, dall’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR e dal Politecnico di Bari.

Le mie attività di ricerca sono seguite da Giuseppe Scardozzi, responsabile CNR ISPC della sede di Lecce, in qualità di tutor e da Immacolata Ditaranto, ricercatrice del CNR ISPC della sede di Lecce, in qualità di co-tutor, all’interno dell’Archaeological Mapping Lab dell’Istituto.

L’obiettivo del mio progetto di dottorato è quello di ampliare le conoscenze relative alla rete stradale romana delle due Mauretanie, della Numidia e dell’Africa Proconsolare. Infatti, sebbene siano stati identificati molti dei tracciati viari, manca un approfondimento complessivo e con un approccio diacronico che integri i dati archeologici con quelli epigrafici.

Un primo passaggio della ricerca riguarda la strutturazione di un catalogo in cui sono raccolte le diverse iscrizioni viarie individuate grazie allo spoglio sistematico dei principali corpora di riferimento (CIL, AE, ILS, ILAlg, ILTun, ILAfr) e alla consultazione dei databases di libero accesso, come l’Epigraphik-Datanbank Clauss-Slaby. Le iscrizioni vengono poi georeferenziate lungo i tracciati di riferimento.

Per gli assi viari principali, in cui si concentra il numero più elevato di testi epigrafici, si procederà a una definizione più accurata dei tracciati grazie alla foto-interpretazione archeologica di foto cosmiche ad alta risoluzione, scattate dai satelliti spia americani Corona KH-4B ed Hexagon KH-9 tra la metà degli anni Sessanta e la metà degli anni Settanta del Novecento. Inoltre, per le aree con una orografia particolarmente accentuata, si potrà prevedere anche la georeferenzazione dei tracciati viari sui modelli digitali del terreno, come quelli ottenuti dai dati SRTM (Shuttle Radar Topography Mission) e ASTER (Advanced Spaceborne Thermal Emission and Reflection Radiometer) i quali, sebbene non molto dettagliati, consentono comunque una buona documentazione della morfologia dei territori.

L’insieme di queste informazioni confluirà all’interno di una piattaforma GIS appositamente sviluppata, con un geodatabase contenente i dati epigrafici e archeologici (resti di strade e delle relative infrastrutture come ponti e tagliate).

Attraverso query spaziali e diacroniche sarà così possibile elaborare carte di distribuzione delle epigrafi viarie e carte di fase relative, ad esempio, alle iscrizioni fatte realizzare dai diversi imperatori, contestualizzando gli interventi dell’autorità imperiale nel corso dei secoli.

Durante questo mio primo anno di attività, sono stati completati lo spoglio bibliografico e la schedatura delle varie iscrizioni viarie presenti in Mauretania Tingitana, Mauretania Cesariense, Numidia e Africa Proconsolare; inoltre è stata avviata la ricerca bibliografica sui diversi tracciati stradali individuati.

La collaborazione con il team dell’Archaeological Mapping Lab ha contribuito ad arricchire il mio percorso formativo legato alla conoscenza e ai metodi della ricerca topografica e alla foto-interpretazione archeologica, altamente legati al mio progetto di studio.

Vincenzo Giordano

Dottorando del corso in Patrimoni archeologici, storici, architettonici e paesaggistici mediterranei (PASAP Med) | 37° ciclo.

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