1970 – 1990 | CNR e ricerca scientifica sul patrimonio culturale in tutta Italia

Durante questo ventennio, la ricerca scientifica sull’archeologia ed in generale sui beni culturali materiali e immateriali acquisisce un’accelerazione grazie all’istituzione, all’interno del CNR, di numerosi Istituti di ricerca scientifica sul patrimonio culturale. A Roma, nasce l’Istituto per l’archeologia etrusco-italica, nel 1970, dall’eredità delle attività del Centro di Studio per l’archeologia etrusco-italica (1968).

Nel 1978, sempre nella capitale, una unità operativa del CNR, denominata Servizio per le Scienze Sussidiarie dell’Archeologia, fornisce servizi tecnologici e scientifici all’archeologia e allo studio del patrimonio culturale. Da lì a poco, l’unità viene trasformata in un vero e proprio Istituto e nel 1981 nasce l’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali (ITABC).

A Montelibretti, viene costituito nel 1982 l’Istituto per la civiltà fenicia e punica, grazie alle attività del Centro di Studio per la civiltà fenicia e punica (1969).

Nel Sud d’Italia, nel 1984, in Sicilia nasce il Centro di Studio sull’archeologia greca del CNR, fondato da Giovanni Rizza e attivo presso l’Università di Catania.

Durante il 1988, a Lecce, nasce l’Istituto per la conservazione delle opere monumentali e a Potenza prende forma l’Istituto internazionale di studi federiciani.

A svolgere una significativa azione di coordinamento e propulsione delle attività di ricerca nel campo dei beni culturali, sempre nel 1988, sarà il Comitato per la Scienza e la Tecnologia dei Beni Culturali, istituito dall’Ente.