Indagini pionieristiche e applicazioni innovative nel campo del patrimonio culturale: micro perline preistoriche analizzate al SESAME in Giordania

Un innovativo approccio non invasivo con microtomografia computerizzata a raggi X con luce di sincrotrone è stato sperimentato nel mese di marzo al SESAME, Synchrotron-Light for Experimental Science and Applications in the Middle East, ad Allan in Giordania.

Dal 11 al 15 marzo 2024, un team di ricercatori e ricercatrici composto da Elena Possenti e Gian Luca Bonora del CNR ISPC, Nicoletta Marinoni e Sara Monico del Dipartimento di Scienze della Terra “Ardito Desio” dell’Università di Milano, ha analizzato circa 50 micro perline in steatite e faience provenienti da una tomba del terzo millennio a.C. scoperta nel Turkmenistan meridionale.

Gli esperimenti sono stati effettuati sotto la supervisione scientifica di Gianluca Iori, beamline scientist di BEATS, BEAmline for Tomography at SESAME (H2020 European Project).

L’indagine ha utilizzato la microtomografia computerizzata a raggi X (μCT) con radiazione di sincrotrone (SR) per esaminare le tecniche di manifattura utilizzate nella produzione di rare micro perline realizzate in steatite e faience. Questo studio si propone di indagare le loro caratteristiche microstrutturali, facendo luce sulle lavorazioni meccaniche intraprese sia prima che dopo la cottura per modellare e perforare le perline. Inoltre l’analisi intende approfondire le variazioni microstrutturali indotte dal processo di cottura.

“Ci auguriamo che il nostro esperimento avrà un significativo impatto e susciterà ampio interesse interdisciplinare grazie alla creazione di una nuova linea di ricerca dedicata a questi importanti reperti archeologici. In primo luogo, l’esperimento dimostra l’efficacia della microtomografia computerizzata a raggi X (μCT) con radiazione di sincrotrone (SR) come metodo fattibile, completamente non distruttivo e non invasivo per l’esame di minuscoli manufatti archeologici. In secondo luogo, evidenzia l’elevato potenziale di SESAME per indagini pionieristiche e applicazioni innovative nel campo del patrimonio culturale. Infine, migliora la comprensione dei meccanismi di commercio su lunga distanza e delle interazioni socio-culturali nella preistoria dell’Asia Media”.

Affermano Elena Possenti e Gian Luca Bonora, ricercatori CNR ISPC


Per approfondimenti

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