Alla Cappella Brancacci un viaggio avvincente tra arte e tecnologia

A Firenze lo scorso sabato 2 dicembre una serie di visite guidate straordinarie, organizzate dal CNR ISPC in collaborazione con il Comune di Firenze, hanno condotto i visitatori in un viaggio tra reale e virtuale alla scoperta delle storie raccontate da Masaccio, Masolino e Filippino Lippi sulle pareti della Cappella Brancacci.

Nell’ambito della X edizione di Arte e(‘) Scienza, iniziativa organizzata annualmente dall’Associazione Italiana di Archeometria (AIAr), il CNR ISPC in collaborazione con il Comune di Firenze, hanno organizzato un ciclo di visite ibride e collaborative, tra virtuale e reale, della Cappella Brancacci, capolavoro del Rinascimento fiorentino, per far vivere ai visitatori un viaggio alla scoperta delle storie raccontate da Masaccio, Masolino e Filippino Lippi sulle pareti della Cappella.

Più di 50 visitatori hanno partecipato a un’esperienza straordinaria all’interno della Cappella, ammirando gli affreschi da una prospettiva unica che ricreava il punto di vista dei pittori. Ad arricchire la visita con approfondimenti sulle attività di diagnostica e conservazione svolte due guide d’eccezione: Sara Ragazzini, storica dell’arte del servizio Belle Arti del Comune di Firenze, e Donata Magrini, ricercatrice del CNR ISPC.

Dopo aver esplorato gli affreschi da vicino, i partecipanti attraverso l’uso di un tablet, guidati da Ivana Cerato, ricercatrice del CNR ISPC, hanno indossato i panni di uno dei personaggi affrescati ed esplorato virtualmente l’interno della Cappella alla scoperta delle metodologie scientifiche applicate che sono state utilizzate per lo studio conoscitivo e conservativo del ciclo pittorico. Un viaggio avvincente tra arte e tecnologia.

L’iniziativa rientra tra le attività del progetto Brancacci “Diagnostics, Monitoring and Valorisation of the Brancacci Chapel in Florence”, che vede il CNR ISPC, insieme al Comune di Firenze, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato e l’Opificio delle Pietre Dure, impegnati nella tutela, salvaguardia e valorizzazione degli affreschi di Masaccio, Masolino e Filippino Lippi.