L'esperienza di Alta Formazione al CNR ISPC

Giugno 2022

Il contributo della documentazione telerilevata storica e recente allo studio del Limes orientale

Mi sono avvicinata alla ricerca topografica in una fase avanzata della mia carriera accademica, quando, in occasione del diploma di Scuola di Specializzazione, ho avuto l’opportunità di studiare alcuni siti fortificati lungo una porzione del cosiddetto Limes orientale, sistema di difesa dell’Oriente romano che collegava Trapezunte (Trapezus) con Eilat (Aila), rispettivamente sul Mar Nero e sul Mar Rosso. Fin da subito ho avuto modo di constatare l’enorme potenziale offerto dalla documentazione telerilevata; infatti grazie all’analisi delle foto storiche di un esploratore di fine anni ’30, Sir Marc Aurel Stein e delle immagini satellitari storiche (anni ’60 e ’70), confrontate con quelle di recente acquisizione, è stato possibile non solo georeferenziare e documentare siti oggi scomparsi o completamente trasformati, ma studiare in modo comparato questi dati telerilevati, consentendo talvolta anche l’individuazione di nuove possibili evidenze archeologiche.

Con entusiasmo e spirito di continuità, dal 2020 lavoro al progetto di ricerca “Infrastrutture e strutture di confine. Lo studio aerotopografico del Limes orientale tra Iraq e Giordania: dalle foto aeree di Stein alle immagini satellitari storiche e recenti”, svolto nell’ambito del corso di dottorato in Patrimoni archeologici, storici, architettonici e paesaggistici mediterranei (PASAP Med) promosso dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, dall’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR e dal Politecnico di Bari.

Le mie attività di ricerca sono seguite dal dott. Giuseppe Scardozzi, responsabile CNR ISPC della sede di Lecce, come tutor e dal dott. Roberto Gabrielli, ricercatore CNR ISPC della sede di Roma, come co-tutor; ciò mi ha permesso di sviluppare le mie competenze all’interno dell’Archaeological Mapping Lab e del Laboratorio di Rappresentazione Digitale e Rilievo | RDR Lab.

L’obiettivo del mio progetto di dottorato è quello di incrementare le conoscenze relative al Limes Arabicus e alla sua struttura tra l’età traianea e quella bizantina, costituita da centri fortificati connessi da un’articolata rete viaria. La documentazione telerilevata storica acquisita da piattaforma aerea, in primis un cospicuo numero di riprese inedite scattate da Sir Aurel Stein nel 1939, costituisce il punto di partenza per lo studio dei siti fortificati. Le riprese aeree vengono georeferenziate, contestualizzate e interpretate a fini archeologici in integrazione con la documentazione satellitare storica, costituita dalle foto cosmiche dei satelliti spia americani Corona KH-4B ed Hexagon KH-9 acquisite tra il 1967 ed il 1986, e con le recenti immagini satellitari ad alta risoluzione. Piccoli forti di età traianea, castra di epoca severiana e quadriburgia di epoca tetrarchica sono quindi inquadrati geograficamente, topograficamente e storicamente, integrando le informazioni ricavabili dalla fotointerpretazione archeologica con quelle note dalla bibliografia disponibile.

I dati (geografici, cartografici, fotografici, architettonici e archeologici) relativi ai siti confluiranno, infine, in una piattaforma GIS appositamente sviluppata, che consentirà di gestire e integrare le informazioni acquisite al fine di ricostruire le caratteristiche e le trasformazioni del Limes Arabicus in una prospettiva diacronica.

Ad oggi sono stati censiti e posizionati 131 siti, tra siti georeferiti ex novo, riposizionati e noti. Inoltre, è stata effettuata un’analisi completa di tutto il materiale telerilevato a disposizione ed è stata portata a termine la raccolta bibliografica per i siti noti, o comunque parzialmente interessati da studi. In questo anno e mezzo ho avviato la schedatura dei siti e lavorato alla struttura del GIS che accoglierà tutto il lavoro di tesi e che ne farà un utile strumento di ricerca per future indagini.

A novembre 2021, ho inoltre avuto la grande opportunità di effettuare una prima vera e propria verifica a terra in Giordania, ad Umm ar-Rasas (Amman), uno dei siti oggetto del mio dottorato. Una esperienza molto interessante e ricca di spunti di ricerca, resa possibile grazie al Kastrum Project, progetto internazionale cofinanziato dal MAECI italiano, dal DOA giordano e dal CNR ISPC. In seno al Kastrum Project, in essere dal 2013, sono state svolte una serie di campagne di rilievo fotogrammetrico e con laser scanner, che hanno interessato principalmente le chiese dell’insediamento bizantino a nord della fortezza romana.

Il mio personale contributo al progetto ha riguardato lo studio architettonico-strutturale del castrum, l’elaborazione del rilievo fotografico e fotogrammetrico ed una ricognizione archeologica condotta nell’areale circostante, volta ad una prima mappatura dei luoghi di estrazione dei materiali lapidei, delle riserve idriche e dei sistemi di canalizzazione, in vista della realizzazione di una carta archeologica del sito.

Francesca Di Palma

Dottoranda del corso in Patrimoni archeologici, storici, architettonici e paesaggistici mediterranei (PASAP) | 36° ciclo.

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