TeCHNIC: Tools for Cultural Heritage maNagement In urban Contexts è un progetto di ricerca specialistica e multidisciplinare condotto dal CNR ISPC, sede di Catania, per la creazione di strumenti innovativi, orientati alla crescita sociale, culturale ed economica di un territorio.

Per una conoscenza accessibile a tutti

L’esigenza di disporre di dati e di informazioni, qualitativamente affidabili e quantitativamente rilevanti, liberamente accessibili, fruibili e riutilizzabili, rappresenta l’esigenza oggi maggiormente avvertita tra chi – soggetti pubblici e privati – opera nell’ambito dell’amministrazione e della tutela urbana, della pianificazione paesaggistica e territoriale, della valorizzazione e promozione del patrimonio culturale e delle peculiarità locali.

TeCHNIC: Tools for Cultural Heritage maNagement In urban Contexts è un progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca per la presentazione di progetti di “Proof of Concept” il cui scopo è la “verifica del potenziale industrialmente innovativo di idee e conoscenze sviluppate nell’ambito di attività di ricerca fondamentale” (avviso D.D. n. 467 del 2 marzo 2018).

Il progetto TeCHINC coniuga ricerca archivistica e documentaria finalizzata alla ricostruzione di fenomeni socio-culturali, indagini storico-archeologiche, rilievo topografico e architettonico, analisi tecnica di monumenti ed edifici storici, indagini territoriali, pianificazione urbana, con strumenti all’avanguardia nel campo dell’archiviazione di dati geospaziali, della riproduzione digitale di manufatti e contesti, nella condivisione e diffusione in modalità open data di informazioni culturali. 

L’eredità di TeCHNIC e il caso studio

TeCHNIC nasce dai risultati conseguiti negli anni precedenti da un nutrito gruppo di ricercatori della sede di Catania con il progetto OpenCiTy, in cui attività di ricerca scientifica e tecnologie all’avanguardia erano state impiegate per la raccolta, analisi e condivisione di dati storico-archeologici utili per la conoscenza dell’evoluzione storica di Catania.

Dalla polis greca, alla colonia romana, dalla cittadella fortificata di età bizantina a quella araba, normanna, spagnola, edifici civili ed opere pubbliche, spazi collettivi e luoghi sacri, Catania rappresenta, dunque, il contesto ideale per l’applicazione di strumenti innovativi che, basandosi sullo studio dell’evoluzione storica di un paesaggio urbano complesso nella sua costante interazione con l’ambiente naturale, possa produrre e rendere disponibile conoscenza utile a incentivare sviluppo e opportunità di crescita future. 

In dettaglio, test-site del progetto è la via Crociferi (Catania), una strada in cui in poche decine di metri si susseguono straordinari edifici religiosi e palazzi storici, simbolo dell’architettura barocca, testimonianza della ricchezza civile e del fervore religioso della città moderna. 

Un questionario online per promuovere e valorizzare via Crociferi 

Al fine di rilevare i bisogni del territorio etneo e la percezione che cittadini e attività locali hanno rispetto al prezioso patrimonio culturale, custodito in via Crociferi, è stato appena lanciato il questionario online “RiscopriAMO via Crociferi”, rivolto a tutta la comunità etnea e non solo a cui è possibile partecipare fino al 18 dicembre 2020.

Primi prodotti multimediali disponibili online

Tra i primi outcome del progetto, è stato da poco pubblicato il volume digitale, Anàmnesi. Interrogare per ritrovare, dedicato al racconto delle vicende e all’illustrazione dei significati storici che ruotano intorno alla straordinaria scoperta archeologica della stipe di piazza San Francesco, fruibile online o da scaricare sul proprio dispositivo.

Inoltre, sul sito del progetto sono disponibili anche i podcast delle interviste radiofoniche a Daniele Malfitana, responsabile scientifico del progetto, Antonino Mazzaglia, coordinatore delle attività scientifiche e di general management e Antonella Pautasso, archeologa impegnata nello studio e nell’edizione scientifica della stipe di Piazza S. Francesco.