Centenario CNR: il Patrimonio Culturale nelle transizioni verde e digitale protagonista di un festival di tre giorni

Per celebrare i cento anni dalla fondazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il Festival “PORTE APERTE AL CNR: #patrimonioculturale nelle transizioni verde e digitale” ha accolto circa 500 persone, tra personalità di spicco, studiosi e professionisti del Patrimonio Culturale e visitatori curiosi nella città di Firenze dal 10 al 12 ottobre 2023 presso Manifattura Tabacchi.

Manifattura Tabacchi: cuore creativo e sostenibile

La scelta di Manifattura Tabacchi come sede dell’evento non è stata casuale. Questo antico stabilimento di sigari, rinato attraverso un innovativo progetto di rigenerazione urbana e commerciale, è sede del central hub dell’Infrastruttura di ricerca per le scienze del patrimonio culturale (E-RIHS), grazie all’acquisto e la messa a disposizione dello spazio da parte di Fondazione CR Firenze, in accordo con il CNR. Un luogo ideale per promuovere la creatività, l’inclusione, l’innovazione e lo sviluppo sostenibile.

Durante le tre giornate, 9 micro-eventi, con ingresso libero o su invito, hanno dato la possibilità ai partecipanti di esplorare il Patrimonio Culturale da molteplici angolazioni.

Occasioni d’incontro, confronto e formazione sul tema dell’Heritage Science (Heriday, Genius Academy, Rainbow Encounters)

Ad aprire il Festival due momenti importanti: l’Heriday e la Cerimonia di Apertura.
L’Heriday, è stato aperto dai saluti istituzionali di Luigi Salvadori, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Marco Pierini, Prorettore dell’Università degli Studi di Firenze, Emanuela Daffra, Opificio delle Pietre Dure di Firenze e Sara Funaro, Assessora Educazione, welfare e immigrazione del Comune di Firenze.

A seguire, Christian Greco (Museo Egizio di Torino), Admir Masic (MIT), Livio De Luca (CNRS) e Johanne Leissner (Fraunhofer) hanno dialogato insieme a Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR, sul ruolo del patrimonio culturale nella doppia transizione ecologica e digitale. L’Heriday, moderato da Massimo Sideri, editorialista e inviato del Corriere della Sera, ha portato riflessioni importanti sul ruolo delle scienze del patrimonio culturale, all’intersezione tra scienze umane e STEM, per sviluppare nuove tecniche per la conoscenza e la conservazione, strumenti digitali per la documentazione e la gestione del patrimonio, per il coinvolgimento delle comunità, contribuendo così a un futuro più equo, responsabile ed in armonia con l’ambiente.

Durante la Cerimonia di Apertura, Salvatore Capasso (Direttore CNR DSU – Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale), Costanza Miliani (Direttrice CNR ISPC) e Alfonsina Pagano (Social Board CNR ISPC), hanno dato il via ufficiale a tutte le attività delle tre giornate dedicate al Patrimonio Culturale. La cerimonia è stata anche un’opportunità per presentare i diversi Istituti del CNR che caratterizzano il Dipartimento dell’Ente che promuove la ricerca fondamentale e applicata nel campo delle Scienze Umane e Sociali e del Patrimonio Culturale. Sono intervenuti Simonetta Montemagni, Direttrice CNR ILC, Aldo Gangemi, Direttore CNR ISTC, Enrico Pasini, Direttore CNR ILIESI, Paolo Squillacioti, Direttore CNR OVI e Roberto Pini, Direttore del CNR IFAC. La Cerimonia si è chiusa con i saluti di Michelangelo Giombini, Head Of Product Development e CEO di Manifattura Tabacchi, che ha ospitato il Festival.

Il Festival è stato anche un’occasione di incontro diretto tra ricercatori e ricercatrici di istituti diversi del CNR (Genius Academy), università, liberi professionisti e stakeholder (Rainbow Encounters), facendo emergere le necessità  e cercando soluzioni in maniera propositiva e pragmatica. Sono state condivise conoscenze ed esperienze in vari settori legati al Patrimonio Culturale, dall’accessibilità alle neuroscienze, dall’intelligenza artificiale alla citizen science, dalla museologia all’ingegneria sostenibile, passando per l’archeologia e il cambiamento climatico. Il Festival ha offerto un’opportunità unica di apprendimento e scambio di idee.

Innovazione e Creatività: il primo Hackathon di CNR ISPC

Un momento di grande creatività è stato l’Hackathon firmato CNR ISPC, in cui 2 team di studenti universitari provenienti da Roma, hanno affrontato sfide creative legate all’Heritage Science: la RUFA, Rome University of Fine Arts e l’AANT, Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie.

Questa competizione ha dimostrato l’entusiasmo e la dedizione delle nuove generazioni nell’affrontare le sfide del settore. Team vincitore è stato quello capitanato dall’Accademia RUFA di Roma con il progetto “Plastic Patch Playa”, sulla sensibilizzazione al tema delle plastiche e microplastiche che invadono il nostro quotidiano. Gli studenti hanno messo in scena un’esperienza immersiva in VR, a partire dall’enorme isola di plastica Pacific trash vortex, situata nell’Oceano Pacifico sino ad arrivare all’ecosistema umano.

Progetto vincitore “Plastic Patch Playa”

Secondo classificato il team dell’Accademia AANT, con il progetto “EYE-X” che ha invece affrontato il tema del cambiamento climatico nelle grandi città, a partire dall’inquinamento acustico, dal riscaldamento architettonico e naturale, fino all’approvvigionamento idrico. Un’esperienza portatile, su smartphone, che sfida il cittadino a notare il cambiamento e ad intervenire, in maniera digitale, contribuendo ad una miglior qualità della vita e della salvaguardia del Patrimonio delle città italiane.

I momenti espositivi, interattivi e ludici (Popup show, Expo, Playroom) sulla ricerca scientifica e la sperimentazione nel settore del Patrimonio Culturale

Tra i momenti espositivi, un Popup Show, esposizione ibrida pensata per avvicinare il grande pubblico ai temi di Scienza, Arte e Tecnologia, che ha ospitato progetti e opere dell’Università degli studi di Padova, dell’Accademia RUFA e del CNR ISTI – Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “Alessandro Faedo”.

Per il grande pubblico, inoltre, la mostra “I linguaggi delle Scienze del Patrimonio Culturale: dal macroscopico al microscopico”, sulle attività di ricerca in corso nei diversi laboratori e gruppi di lavoro del CNR ISPC e la virtual room dedicata a “Brancacci POV”, un’esperienza immersiva della Cappella Brancacci alla scoperta di vicende e curiosità che hanno contribuito alla realizzazione del capolavoro del Rinascimento fiorentino. Entrambe le installazioni rimarranno fruibili, su prenotazione, presso l’edificio B9 di Manifattura Tabacchi, proprio negli spazi del nuovo quartier generale di E-RIHS. Non ultimo, uno spazio interamente dedicato ai più giovani. Si tratta di una Playroom organizzata, in quattro attività ludiche, con l’obiettivo di avvicinare bambini e bambine fino ai 13 anni al tema del colore e della luce.

Riflessioni finali e prospettive future

A completare le tre giornate, una Cerimonia di chiusura  per ripercorrere i punti salienti del Festival dedicato al Patrimonio Culturale. Sul palco, oltre la Direttrice Miliani e i referenti dei micro-eventi, anche Alessandra Petrucci, Rettrice dell’Università degli Studi di Firenze.

Il Festival ha offerto una panoramica dello stato attuale delle Scienze del Patrimonio, saldamente legate a tematiche quanto mai urgenti come la scienza aperta e le transizioni verde e digitale, delineando prospettive e sfide future che influenzeranno il modo di fare ricerca in un settore così cruciale.

Il DSU e il CNR ISPC ringraziano tutti i partecipanti, gli ospiti, gli espositori, i ricercatori e le ricercatrici CNR, la Web TV CNR, la Fondazione CR Firenze main supporter di E-RIHS, il Comitato d’Onore del Centenario del CNR, quest’ultimo realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il patrocinio di RAI, Manifattura Tabacchi e la città di Firenze per aver contribuito a rendere il Festival “PORTE APERTE AL CNR: #patrimonioculturale nelle transizioni verde e digitale” una realtà.

Fotoracconto dei 9 micro-eventi

Foto di Danilo P. Pavone, CNR ISPC