Proseguono le attività del progetto EU BEEP BIM for Energy Efficiency in the Public sector, con la campagna di analisi e monitoraggi ambientali sul Palazzo Clementino a Roma.

Se guardiamo alle sette priorità che l’Europa indica per ottenere, pianificare e valorizzare i fondi Next generation EU, vediamo che quattro di questi indirizzi strategici coinvolgono in maniera trasversale e correlata le strutture, gli spazi e la vita nelle nostre città. “Accelerare sulle energie rinnovabili, ristrutturare edifici a risparmio energetico, ricaricare e rifornire con tecnologie pulite città e trasporto, connettere i cittadini d’Europa attraverso tecnologie digitali”, significa per un paese come l’Italia applicare questi temi, per una parte significativa, ai nostri centri storici e ad un patrimonio edilizio antico, immenso e di grande valore architettonico. Sul tema energetico la sfida va affrontata con progetti di ricerca che producano idee e soluzioni realizzabili, capaci di garantire i valori culturali di questi monumenti, nel momento in cui vengono messe a sistema nuove tecnologie di rigenerazione.

L’Istituto di le Scienze del Patrimonio Culturale ISPC del CNR ha lanciato lo scorso anno il progetto BEEP finanziato dal programma europeo ENI CBC MED, per rafforzare la cooperazione tra i paesi mediterranei e colmare il divario tra economie in crescita e paesi emergenti. Il consorzio, con partner dalla Spagna, Cipro, Palestina, Egitto, Giordania e Libano, sta lavorando insieme per fornire alle amministrazioni un metodo efficace per la riabilitazione energetica degli edifici pubblici, da sostenere con strumenti di finanziamento che consentano di affrontare dei costi altrimenti insostenibili.

Il progetto, coordinato da Elena Gigliarelli responsabile del BHiLAB dell’Istituto, è giunto alla fase di analisi sul campo delle prestazioni e dell’efficienza energetica degli edifici antichi selezionati. Il palazzo Clementino, scelto come caso studio italiano rappresenta un significativo esempio di edificio nobiliare rinascimentale, sito nel cuore del centro storico di Roma a Campo Marzio e attualmente sede dell’Avvocatura dello Stato. 

In questi giorni è oggetto di una accurata serie di indagini diagnostiche, ambientali ed energetiche per dare nuova energia all’edificio antico, per trovare soluzioni tecnologiche in grado di migliorarne le performance ambientali, il comfort abitativo, l’efficienza energetica con proposte capaci di rispettarne i valori architettonici e storici. Le indagini si svolgono in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Roma Tor Vergata.

L’integrazione tra le diverse tecniche utilizzate – sensori di temperatura e di umidità relativa, battute termografiche, indagini termoflussimetriche – renderanno più efficace la diagnosi complessiva dello stato attuale del complesso edilizio e l’identificazione dei fattori di rischio, contribuendo a fornire i dati necessari per le successive simulazioni energetiche dell’edificio in regime dinamico.

Per maggiori informazioni

Elena Gigliarelli, elena.gigliarelli@cnr.it

Il sito web del progetto

La pagina twitter ufficiale

La pagina Facebook