L'eredità di Taranto: un capitolo fondamentale nelle culture artistiche dell'antichità

Nei giorni 24 e 25 gennaio scorsi il convegno dal titolo L’eredità di Taranto. La scultura tra il IV e il III sec. a.C. ha visto riuniti a Lecce studiosi, studiose, studenti e studentesse interessati a discutere di una delle culture artistiche più importanti del mondo antico.

Le due giornate, organizzate dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università del Salento in occasione dell’inaugurazione del 45esimo anno accademico, hanno rappresentato una preziosa occasione per affrontare temi significativi, presentare nuovi progetti e discutere di manufatti di grande complessità, come il gruppo scultoreo del “Poeta seduto e Sirene” appena rientrato dal J. Paul Getty Museum di Los Angeles al Museo Archeologico Nazionale di Taranto.

Grande spazio hanno avuto le ricerche condotte nel Santuario di Atena a Castro sotto la direzione di Francesco D’Andria, che offrono dati nuovi e contestuali per lo studio della scultura e dell’architettura tarantina. Il CNR ISPC, nell’ambito di una convenzione stipulata con il Comune di Castro, partecipa con un team di ricerca multidisciplinare, coordinato Maria Piera Caggia, ricercatrice della sede leccese, per lo studio dei materiali, le analisi archeometriche e l’archeologia digitale.

Nel quadro di questa stretta collaborazione, D’Andria ha illustrato le recenti scoperte e la nuova proposta di ricostruzione del gruppo di cariatidi alte oltre tre metri, grazie al rilievo 3D eseguito da Marco Callieri, Marco Potenziani ed Eliana Siotto, team di ricerca del CNR ISTI coinvolto nelle attività e alla efficace visualizzazione realizzata da Ivan Ferrari del CNR ISPC. Ad illustrare i nuovi materiali del fregio colossale a girali nel contesto delle tendenze barocche dell’arte di Taranto è stato Tommaso Ismaelli del CNR ISPC. Sulla base delle nuove indagini archeometriche e topografiche, Emma Cantisani e Giuseppe Scardozzi del CNR ISPC hanno presentato risultati della ricerca inediti della provenienza dei materiali lapidei usati per la monumentalizzazione del santuario di Atena.

L’incontro si è concluso con una visita agli scavi e al Museo Archeologico di Castro, offrendo un’occasione preziosa per esaminare da vicino sculture ed architetture di Taranto. Durante la visita è stato possibile apprezzare anche il nuovo allestimento del Museo.