Al via il monitoraggio sullo stato di salute della Cappella Brancacci, il piccolo gioiello custodito nella chiesa del Carmine, parte dei musei civici fiorentini, grazie ad un accordo di collaborazione tra il Comune di Firenze, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e il CNR ISPC della sede di Firenze.

Un accordo importante, quello tra il CNR ISPC della sede di Firenze, i servizi tecnici e belle arti del Comune di Firenze e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, che dà il via ad una collaborazione per la messa a punto di un piano di verifica e controllo dello stato di conservazione degli affreschi di Masaccio, Masolino e Filippino Lippi che raccontano le storie di San Pietro e che impreziosiscono la Cappella Brancacci, risalente al tardo Trecento, custodita nella chiesa del Carmine.

Il CNR ISPC di Firenze, con la sua esperienza pluriennale in attività di ricerca scientifica legate ad interventi di conservazione preventiva del patrimonio storico, archeologico e monumentale, sarà adesso impegnato, insieme al Comune di Firenze e alla Soprintendenza, per le prossime due settimane, in una campagna di verifica e controllo finalizzata alla definizione di un protocollo di monitoraggio per la manutenzione preventiva. Attività questa inquadrata nel piano varato nel 2018 da Palazzo Vecchio per la manutenzione programmata di tutto il patrimonio monumentale di proprietà del Comune di Firenze. Con le attività pianificate sarà possibile verificare lo stato di salute in cui si trovano gli affreschi restaurati negli anni 80’, prima trascurati per tutto l’Ottocento e sottoposti solo a spolveratura nel 1904.


Per approfondimento il comunicato stampa del Comune di Firenze.