Il CNR ISPC protagonista del Laboratorio Metaverso nella nuova Casa delle Tecnologie Emergenti “Infiniti Mondi” di Napoli
Napoli, 23 giugno 2025 – Con l’inaugurazione della Casa delle Tecnologie Emergenti “Infiniti Mondi” (CTE) di Napoli presso il Real Albergo dei Poveri, prende vita un ambizioso progetto di innovazione applicata al patrimonio culturale e alle Industrie Culturali e Creative. L’iniziativa, promossa dal Comune di Napoli e finanziata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mira a trasformare uno dei luoghi più emblematici della Napoli storica in un polo d’eccellenza per la ricerca, la formazione e la sperimentazione tecnologica.
Dopo circa due anni, è del 23 giugno 2025, l’inaugurazione e l’apertura dei locali della CTE alla comunità scientifica e alle imprese, alla cittadinanza e ai giovani. Presenti il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il Capo di Gabinetto Maria Grazia Falciatore ed Elena Iafrate, gli assessori Teresa Armato e Chiara Marciani, il direttore della CTE Angelo Giuliana.
La giornata non è stata solo l’occasione per aprire i laboratori alle autorità e ai professionisti del settore, ma anche un momento di confronto caratterizzato da vari talk e due tavole rotonde sul Made in Italy, l’artigianato e le nuove tecnologie in un interessante connubio tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione.
Il Real Albergo dei Poveri: da utopia riformista a polo dell’innovazione
La sede della CTE non è casuale: il Real Albergo dei Poveri, noto anche come Palazzo Fuga, è uno dei più grandi complessi monumentali d’Europa, costruito nel XVIII secolo su impulso di Carlo di Borbone come istituzione per l’accoglienza, la formazione e il riscatto sociale degli emarginati. Simbolo dell’utopia riformista dell’epoca, l’edificio incarna la vocazione solidale e inclusiva della città di Napoli.
Dopo anni di parziale abbandono, oggi l’Albergo dei Poveri è al centro di un processo di rigenerazione urbana e culturale, che vede nella nascita della CTE il primo passo concreto verso una rifunzionalizzazione attiva e partecipata.
La Casa delle Tecnologie Emergenti “Infiniti Mondi” consta di cinque laboratori (Metaverso, Storytelling, Gaming, Web3.0, Quantum computing e 5G), aule per la formazione avanzata, un’aula conferenze e un data storage.
Grazie a questo progetto, innovazione e memoria storica si fondono, trasformando l’architettura settecentesca in una piattaforma per la formazione avanzata, l’imprenditorialità creativa e la fruizione culturale immersiva.
Il Laboratorio Metaverso: scienza, cultura e tecnologia immersiva per la valorizzazione del patrimonio
Il Lab Metaverso, realizzato al primo piano dell’ala ovest del Real Albergo dei Poveri, si configura come uno spazio di sperimentazione e co-progettazione pubblico-privato ad alto contenuto tecnologico. Il Lab Metaverso è uno dei cinque ambienti dedicati alle tecnologie emergenti, dove la digitalizzazione del patrimonio incontra narrazione immersiva, realtà virtuale, aumentata e Web3.0.
Coordinato scientificamente dal CNR ISPC e con il supporto tecnico di MEDITECH, uno degli 8 Competence Center nazionali nati per favorire l’adozione delle tecnologie 4.0 nelle imprese italiane.
Organizzato in quattro isole tematiche, dal metaverso online alla realtà aumentata, dalla realtà virtuale interattiva alla narrazione immersiva multisensoriale, il Lab Metaverso integra storytelling, gamification e tecnologie avanzate per offrire esperienze culturali accessibili, coinvolgenti e multi-percettive.
Il CNR ISPC ha guidato la progettazione scientifica dei contenuti del laboratorio e la validazione metodologica delle soluzioni sviluppate, avvalendosi della collaborazione dei partner progettuali Conform Scarl, Protom SpA, L’ABCD Edutainment e MareGroup. La collaborazione ha adottato un approccio collaborativo basato sul trasferimento tecnologico e di conoscenza, promuovendo un linguaggio condiviso tra ricerca, impresa e creatività, per dare vita a soluzioni integrate, accessibili e orientate all’innovazione culturale. Ogni contenuto è il risultato di un processo multidisciplinare, attento alla gestione della proprietà intellettuale, alla validazione scientifica step-by-step e all’accessibilità dei risultati.
Nel corso di due anni di attività, il Lab Metaverso ha prodotto grazie ad uno staff interdisciplinare di 17 professionisti:
- 19 casi d’uso interattivi e immersivi
- oltre 600 ore di rendering
- oltre 160 ore di progettazione condivisa
- 3500 linee di codice software
- 80 ore di riprese video
- 300 pagine di script e documentazione progettuale
- 35 giornate di attività sul campo.
Le quattro isole tematiche del Lab Metaverso che vanno dal digitale al fisico, dalla fruizione individuale a quella collettiva:
ISOLA 1 – Metaverso online – fruizione da desktop e web, con esplorazione di siti e reperti archeologici;
ISOLA 2 – Metaverso in AR – interazione in realtà aumentata, con dispositivi a tracciamento manuale;
ISOLA 3 – Metaverso da toccare – esperienza immersiva in realtà virtuale con visori e dispositivi aptici;
ISOLA 4 – Metaverso immersivo – narrazione immersiva su larga scala con proiezioni panoramiche e sensori di movimento.
Tra le principali sperimentazioni sviluppate dal CNR ISPC si segnalano la piattaforma open source ATON, per la navigazione online immersiva di siti e reperti archeologici; esperienze di realtà aumentata interattive su piattaforma ZSpace, come la ricostruzione della “Fistula Plumbea” del sito archeologico di baia Sommersa e alcune statue del Museo MANN di Napoli; progetti in realtà virtuale sulla tradizione presepiale campana; narrazioni immersive su larga scala dedicate a Baia sommersa, alla Festa del Grano di Fontanarosa e al tour delle anime al purgatorio del centro storico unesco di Napoli.
Con questo progetto, il CNR ISPC conferma la sua missione nel campo dell’Heritage Science: promuovere una fruizione consapevole, sostenibile e digitale del patrimonio, valorizzando la memoria storica attraverso linguaggi e strumenti del futuro.