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Mostra “Il terremoto irpino del 23 luglio 1930 nel Vulture”

Come un evento catastrofico è in grado di modificare, oltre il paesaggio urbano, il contesto sociale, economico e normativo?

Punto di approdo di un percorso di ricerca iniziato venti anni da fa su un vastissimo ed allora inesplorato fondo archivistico, la mostra documentaria “Il Terremoto Irpino del 23 luglio 1930 nel Vulture”, curata dal CNR ISPC della sede di Potenza intende raccontare il rapporto tra calamità naturali e paesaggio urbano al fine di sensibilizzare la percezione della popolazione sui rischi naturali ed in particolare sui rischi sismici, ancora bassa in Italia.

Con il patrocinio del Comune di Melfi e della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA), la mostra documentaria è stata realizzata con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Potenza che ha fornito il materiale documentario e dell’Archeoclub di Melfi che ha supportato la logistica e l’allestimento.

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I danni del terremoto del 1930 a Melfi (Potenza, Basilicata). © Archivio privato di F. T. Gizzi

Data

18 dicembre 2021 - 30 giugno 2022

Luogo

Palazzo Donadoni-Museo Civico di Melfi, Potenza | Basilicata

Target

Pubblico generico

I dati raccolti dall’archivio organizzati in quattro focus

La ricchezza della documentazione archivistica sul terremoto, con particolare riguardo all’esteso Fondo Genio Civile, studiato approfonditamente dall’ISPC a partire dal 2002, ha consentito di strutturare una mostra articolata in quattro principali macro-aree tematiche:
– il terremoto e la stampa;
– gli effetti sulla popolazione, i soccorsi, i danni all’edilizia privata;
– l’attività di ricostruzione;
– l’edilizia pubblica e monumentale, i danni ed i restauri.

Organizzazione e realizzazione CNR ISPC:
Fabrizio Terenzio Gizzi (responsabile scientifico della mostra), Maria Rosaria Potenza.

Info utili


Come e Quando visitare la mostra

La mostra sarà visitabile fino al 30 giugno 2022, dal martedì alla domenica dalle 10:00-12:30 e 15:00-18:00. Per gruppi estesi è richiesta la prenotazione al seguente indirizzo: archeolucana@gmail.com

L’accesso sarà consentito nel rispetto della Normativa anti Covid-19 vigente al momento della visita.