In questi giorni, i ricercatori del CNR ISPC della sede di Milano sono ad Elettra, il sincrotrone di Trieste, per effettuare delle indagini con luce di sincrotrone finalizzate alla messa a punto di un protocollo analitico non distruttivo per la caratterizzazione di materiali micro-stratificati, come le stratigrafie pittoriche dei Beni Culturali.

L’importanza delle infrastrutture di ricerca per l’Heritage Science

Una conoscenza avanzata dei materiali costituisce il primo passo per una migliore conservazione del nostro patrimonio culturale, e garantisce la fruizione dei Beni Culturali alle future generazioni.

Un avanzamento in questo senso è possibile grazie alla possibilità di usufruire di una fitta rete di competenze, strumentazioni e dati scientifici provenienti da tutta Europa, messa a sistema grazie alla creazione di vere e proprie infrastrutture di ricerca, siano esse ubicate in un’unica sede, distribuite in più sedi o virtuali, che facilitano il progresso scientifico e migliorano la conoscenza nei vari campi del ‘sapere’.

Nel settore dei Beni Culturali, le infrastrutture di ricerca si stanno rivelando sempre più un’importante risorsa internazionale per la ricerca d’eccellenza nell’ambito delle scienze del patrimonio culturale in quanto permettono l’accesso libero a strumenti e risorse di ultima generazione sulla base di merito scientifico e potenziale impatto.

La missione ad Elettra, il sincrotrone di Trieste

In questi giorni, i ricercatori del CNR ISPC della sede di Milano sono ad Elettra, il sincrotrone di Trieste, per effettuare delle indagini con luce di sincrotrone finalizzate alla messa a punto di un protocollo analitico non distruttivo per la caratterizzazione di materiali micro-stratificati, come le stratigrafie pittoriche dei Beni Culturali.

Le indagini svolte permetteranno di ottenere preziose informazioni sulla composizione cristallo-chimica delle fasi mineralogiche presenti in stratigrafie pittoriche originali. Le nuove informazioni sulla natura dei materiali presenti aiuteranno ad elaborare nuova conoscenza sulla tecnica esecutiva-manifatturiera dei materiali, sulla tecnica pittorica e la sua evoluzione nel tempo, nonché sulla storia conservativa dei manufatti.

Il contesto dello Spazio europeo della Ricerca

Questo studio persegue una delle principali linee di ricerca dell’ISPC, impegnato nello sviluppo di metodi analitici non distruttivi e non invasivi per far avanzare la conoscenza dei Beni Culturali nel rispetto dell’integrità delle opere.

Le attività di ricerca del gruppo di studiosi milanese si inseriscono all’interno dello Spazio europeo della Ricerca (European Research Area – ERA), un contesto di ricerca multidisciplinare e multinazionale, aperto su base competitiva a ricercatori di tutto il mondo, per favorire l’eccellenza, l’innovazione e l’integrazione a livello europeo. In particolare, il progetto di ricerca in corso si inserisce nel contesto di CERIC-ERIC, l’infrastruttura di ricerca multidisciplinare e distribuita, secondo la definizione dell’ESFRI, lo European Strategy Forum for Research Infrastructures, costituita nella forma legale di un ERIC (European Research Infrastructure Consortium) che opera nel settore della ricerca di base e applicata nei campi delle scienze dei materiali, biomateriali e nanotecnologie.

Lo studio sperimentale al CERIC-ERIC

L’attività presentata al CERIC-ERIC propone uno studio non distruttivo su stratigrafie pittoriche basato su tecniche diffrattometriche con luce di sincrotrone in geometrie non convenzionali, quali la diffrazione di raggi X ad angolo radente (grazing incidence X ray diffraction, GIXRD) e la microdiffrazione in trasmissione (μ X-ray diffraction in transmission geometry, μTXRD).

La ricerca si innesta su una linea di ricerca dei ricercatori del CNR ISPC di Milano, ovvero la messa a punto di nuovi approcci analitici per la caratterizzazione non distruttiva e risolta nello spazio di fasi cristalline maggiori, minori e in tracce presenti in stratigrafie pittoriche, come ad esempio, pigmenti, filler, prodotti cristallini di neoformazione o di degrado.

Nuovi protocolli analitici per l’indagine avanzata dei materiali dei Beni Culturali

Partendo dai promettenti risultati scientifici già ottenuti con esperimenti XRD con luce di sincrotrone presso facilities di larga scala, lo studio attualmente in corso ad Elettra esplora ed approfondisce le potenzialità della tecnica GIXRD nell’indagine non distruttiva di sistemi cristallini micro-stratificati dei Beni Culturali. Il fine ultimo riguarda la messa a punto di nuovi protocolli analitici per l’indagine avanzata dei materiali dei Beni Culturali e punta a far avanzare le strategie di caratterizzazione verso approcci sempre più esaustivi, non distruttivi e non invasivi.